giovedì 9 ottobre 2014

Ho imparato che…


22 anni e un mese. 
Le 50 cose che ho (penso di aver) imparato



Ho imparato che ci sono decisioni che devi prendere senza se e senza ma.
Ho imparato che nella vita tutto è possibile, tranne quello che ti aspetti.
Ho imparato che per vivere di momenti non ci vuole coraggio ma solo tanta incoscienza.
Ho imparato che la famiglia è davvero la patria del cuore.
Ho imparato che le calze color carne solo se fai l’hostess o hai da un bel po’ superato i 70.
Ho imparato che dover vivere per forza di piani e progetti ti porta tanto stress ma è indispensabile.
Ho imparato che sarebbe bello vivere di soli inizi ma non si può.
Ho imparato che chi non c'è più ci guarda sempre dall'alto.
Ho imparato che certe volte è meglio non pensarci.
Ho imparato che il 99 per cento delle volte in cui si pensa male si fa bene a farlo.

Ho imparato che per mantenere gli equilibri ci vuole tanto equilibrio.
Ho imparato che il mare è davvero la panacea di tutti i mali.
Ho imparato che le sorprese sono una cosa meravigliosa.
Ho imparato che essere felice è una scelta che non può,per nessun motivo, dipendere da altri.
Ho imparato che tornano tutti anche solo per dirti che se ne erano andati.
Ho imparato che quando questi tutti tornano è meglio andarsene e lasciarli lì.
Ho imparato che i vestiti a righe sono come le peonie, mai troppi.
Ho imparato che un paio di occhiali da sole nascondono splendidamente occhiaie e lacrime.
Ho imparato che non c’è niente che una fetta di torta non possa sistemare.
Ho imparato che il caffè è solo una scusa.

Ho imparato che le donne non sempre sono le illuse e gli uomini stronzi.
Ho imparato che se si chiude una porta non sempre si apre un portone.
Ho imparato che i mini cornetti del bar Milleluci sono davvero la giusta via di mezzo tra il senso di colpa e la felicità assoluta.
Ho imparato che partire non vuol dire sempre andar via.
Ho imparato che di correre contro i mulini a vento ad un certo punto semplicemente non ti va più.
Ho imparato che c’è un punto di non ritorno in ogni cosa e con ogni persona.
Ho imparato che di gente che predica bene e razzola male ne è pieno il mondo.
Ho imparato che chi vuole esserci c’è sempre.
Ho imparato che se ti si buca una ruota, di sabato sera dopo 3 mojito, non serve chiedere aiuto al marocchino di turno perché tanto non te lo darà.
Ho imparato che i soldi non fanno la felicità.

Ho imparato che la salute è una pietra miliare al giorno d’oggi.
Ho imparato che i carboidrati dopo le 6 non andranno anche mangiati ma sono buonissimi.
Ho imparato che se un uomo non ti cerca è perché davvero non gliene frega niente.
Ho imparato che in realtà anche se ti cerca non sempre significa che gliene freghi qualcosa.
Ho imparato che finchè la barca va lasciala andare e non toccare niente, va bene fino ad un certo punto.
Ho imparato che Paolo Fox che parla di ritorni di fiamma è il male.
Ho imparato che ci sono assenze più forti di qualsiasi presenza.
Ho imparato che una promessa è una promessa sempre, comunque e nonostante.
Ho imparato che i desideri delle candeline il giorno del proprio compleanno non sempre si realizzano.
Ho imparato che si può stravolgere la propria esistenza solo partendo da piccoli cose.

Ho imparato che fare sempre ciò che devi ti porta tante soddisfazioni ma non la felicità.
Ho imparato che è meglio vivere di rimpianti che di rimorsi.
Ho imparato che tornare indietro è la cosa più facile ma anche la più sbagliata.
Ho imparato che la Cheesecake di Bakery House è da dividere in due.
Ho imparato che l’orgoglio è l’unica strada che non andrebbe mai seguita, così come chi lo fa.
Ho imparato che i bambini sono davvero una gioia immensa.
Ho imparato che aspettare da quasi sempre i suoi frutti.
Ho imparato che dire è sempre meglio di non dire.
Ho imparato che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine.
Ho imparato che dove ti porta il cuore è l’unico posto dove andare ma solo se ne vale davvero la pena.

A tutti voi che nel bene e nel male tutte queste cose me l’avete insegnate.
E alle mie amiche, che hanno sempre ragione.






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