31 dicembre 2014
Tempo di bilanci questo 31 dicembre 2014. E se facebook ci
informa che è stato un anno meraviglioso ringraziandoci per averlo reso tale, a
me viene il dubbio che questo algoritmo troppo automatico e poco realistico non
riesca a cogliere in pieno la vera essenza dei 365 giorni appena trascorsi.
Tra lasciate e perse tante, troppe cose sono accadute, che
quasi quasi faccio fatica a ricordarle tutte. Così, a metà tra l’ oroscopo di
Paolo Fox e il calendario della nonna di Frate Indovino , ho intenzione di ripercorrere
tutti i mesi dell’anno qui con voi, perché dopo tutto in questo mio
meraviglioso anno ci siete stati anche voi.
Voi, lettori affettuosi e sempre pronti a lodarmi.
Voi, lettori inaspettati che ho sorpreso a leggermi.
E già che ci siamo, chiedo venia per i ritardi nella pubblicazione del post del lunedì –che troppo spesso è diventato del martedi/mercoledi/appena ho l’ispirazione.
Ma chi mi conosce sa perfettamente che la costanza non è mai stata il mio forte.
Gennaio. L’elogio alla follia
Diciamo che il 2014 è iniziato alla grande, forse troppo.
Diciamo che il 2014 è iniziato alla grande, forse troppo.
Avevo tutto e la vita mi sembrava meravigliosa. Camminavo
sopra le nuvole dalla gioia. Non mi mancava niente. Lo ricorderò per sempre
come il mese in cui ho pensato che tutto sarebbe stato possibile, anche se solo
per poco. E come il mese dei 27 gradi palermitani a mezzanotte.
Febbraio. I giorni dell’abbandono
Un po’ come l’uomo che spara tutte le cartucce al primo
appuntamento e che poi ti lascia scontenta perché mentre tu aspetti che le cose
vadano sempre meglio, ormai il meglio è passato. Grandi perdite nel mese
dell’amore. Ma dopo tutto non è sempre vero che ogni lasciata è persa. Lo
ricorderò per sempre come i giorni dell’abbandono e degli esami mandati a farsi
benedire.
Marzo.Aprile.Maggio. Finchè c’è vita c’è speranza
Sbocciava la primavera e io come una fenice risorgevo dalle
mie ceneri. La vita andava avanti e nonostante il retrogusto amaro ho imparato
ad apprezzare fino in fondo la semplicità delle piccole cose. Li ricorderò per
sempre come i mesi delle immense risate all’università. E del Salone del Mobile
a Milano con l’uomo più importante della mia vita. Papà.
Giugno. Studio
matto e disperatissimo
Nonostante il calendario segnasse l’inizio dell’estate, le piogge erano all’ordine del giorno. Poco male data l’incombenza della sessione estiva. Lo ricorderò per sempre come il mese delle cene in giardino con il signore del Barbecue. E come il mese di Roma con la mia Big Family.
Nonostante il calendario segnasse l’inizio dell’estate, le piogge erano all’ordine del giorno. Poco male data l’incombenza della sessione estiva. Lo ricorderò per sempre come il mese delle cene in giardino con il signore del Barbecue. E come il mese di Roma con la mia Big Family.
Luglio.Agosto. Tutto in un abbraccio tra di noi
Dicono che quando smetti di pensare inizi a vivere e che quando sorridi alla vita, la vita ti sorride. Così è stato. Tra una vacanza e l’altra, ho riscoperto la vera essenza del puro e sano divertimento. Li ricorderò per sempre come i mesi con la valigia in mano e il cappello di paglia in testa, O scià nel cuore e il mare cristallino di Lampedusa appena sveglia davanti agli occhi.
Dicono che quando smetti di pensare inizi a vivere e che quando sorridi alla vita, la vita ti sorride. Così è stato. Tra una vacanza e l’altra, ho riscoperto la vera essenza del puro e sano divertimento. Li ricorderò per sempre come i mesi con la valigia in mano e il cappello di paglia in testa, O scià nel cuore e il mare cristallino di Lampedusa appena sveglia davanti agli occhi.
Settembre. Finchè
la barca va lasciala andare e non toccare niente
22 candeline sulla torta e la consapevolezza di esser tornata ad avere tutto nella vita.
O quanto meno tutto ciò che appartiene a quella che è la patria del cuore: la famiglia e gli amici, pezzi di cuore e d’anima che hanno reso unica la mia esistenza a questo mondo.
22 candeline sulla torta e la consapevolezza di esser tornata ad avere tutto nella vita.
O quanto meno tutto ciò che appartiene a quella che è la patria del cuore: la famiglia e gli amici, pezzi di cuore e d’anima che hanno reso unica la mia esistenza a questo mondo.
Lo ricorderò per sempre come il mese in cui mi sono
svegliata nuovamente felice, dopo tanto, troppo tempo.E il mese delle corse al
tramonto sulla collina dietro casa.
Ottobre e novembre. Corri Forrest, corri !
Una nuova casa nella quale mettere le radici, due nuovi
compagni di viaggio e tante, immense risate in una stanza da pranzo i cui muri
per fortuna non possono parlare.
Una Roma calda come non mai, nonostante l’autunno alle
porte.
Una Siena che ogni volta che torni, sembra sia stata lì inerme ad aspettarti.
Una Siena che ogni volta che torni, sembra sia stata lì inerme ad aspettarti.
Una Palermo folle anche se per poco, in cui scappare ogni
volta che si può.
Li ricorderò per sempre come i mesi delle cene in via Pompeo Ugonio n°4, dei cieli pieni di stelle e dei viaggi del cuore.
Li ricorderò per sempre come i mesi delle cene in via Pompeo Ugonio n°4, dei cieli pieni di stelle e dei viaggi del cuore.
Dicembre. Al
mio segnale scatenate l’inferno
Un mese che è sembrato due. Il concerto del cuore, un abete
vero in salotto e uno splendido compleanno da organizzare. Tanto nervosismo e
molta poca gioia nel cuore. Come se all’improvviso le feste fossero solo dei
bambini e noi restasse solo la frenesia. Come se prendersela con il mondo
intero può servire ad avere ciò che di più desideri. Alla fine ho scoperto che
quello che conta è amare, sempre comunque e nonostante. Lo ricorderò per sempre
come il mese della festa per il compleanno di Cicci, del mio essere Grinch la
prima volta in 22 anni e della neve a Palermo.
31 Dicembre. La resa
dei conti
Ed eccoci qui a fare i conti con un anno che non è stato per
niente facile,
ma d’altronde chi lo è ?
Ed eccoci qui forse più incoscienti di prima a compiere sempre gli stessi errori e
Ed eccoci qui forse più incoscienti di prima a compiere sempre gli stessi errori e
a continuare a sperare, come se sperare fosse l’unica cosa
che sappiamo fare.
In fondo domani sarà già passato un anno e si sa: quel che è
passato è passato !
A voi, che mi siete
stati accanto in questi 12 mesi.
Al 2014 che nel bene e
nel male mi ha insegnato tanto.
Al nuovo anno che sta
per arrivare, con l’augurio che possa sorprenderci davvero.
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